Ci stiamo avvicinando ad un anno dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Ma in tutto il mondo ci sono guerre e violenze. Siamo chiamati alla compassione e a promuoverla tra tutti gli uomini. Facciamo la proposta di far girare il più possibile questo flyer o altri di modo che la preghiera e l’ordine di Cessate il fuoco arrivi per primo nel cuore di ognuno. La comunità di via gaggio
13 febbraio 2023
Siamo chiamati alla compassione
La compassione, questo sentimento universale che è al cuore di spiritualità anche molto diverse
fra loro — da quella cristiana a quella buddhista — , non è mai riservata ai soli membri della stessa
comunità, della stessa famiglia, ma è indirizzata a tutti perché è un sentimento naturale degli
umani. Nasce dalle profondità delle viscere materne, secondo la Bibbia, e dice la propria
vulnerabilità, come capacità di essere toccati dalla sofferenza altrui. Dostoevskij ha definito la virtù
della compassione la più importante delle virtù e l’unica legge di vita dell’intera umanità. Solo la
compassione fa progredire l’umanità. Ma c’è da temere che in questo avanzare della barbarie,
diventino un sottofondo a tante dichiarazioni di questi giorni le affermazioni di Nietzsche in Così
parlò Zarathustra: “Io non amo i compassionevoli … Quelli che creano devono essere duri. Sia
lodato ciò che rende duri!”. Se si instaurasse culturalmente un simile modo di pensare la società e
se si assumesse questa postura di fronte alla sofferenza sarebbe davvero non solo la morte della
pietà, ma la morte dell’umano. Ciò che fa l’umanità è la passione condivisa, un patire in comune,
insieme, per poter vivere insieme. (Enzo Bianchi)