Lettera familiare della Casa sul Pozzo 71

31 gennaio 2021

Care Amiche ed Amici,

il fiume carsico, al quale avevo fatto riferimento nell’ultima lettera, è emerso dalle profondità nel quotidiano che ha segnato il mese di gennaio. Il segnale più profondo è stato il passaggio del fiume da parte di Oreste Riva, nostro amico e compagno da tanti anni assieme a sua moglie Silvana. Di lui custodiamo la gentilezza e l’essere disponibile, la cura minuziosa delle cose e il sorriso. Abbiamo preso congedo dal suo corpo il 13 gennaio nella chiesa di san Zeno a Olgiate Molgora. La sua memoria è e rimane viva. I suoi familiari hanno scritto nel ricordino: non piangete, vi amerò al di là della vita. L’amore è l’anima e l’anima non muore.

L’emersione del fiume è stata la ripresa costante di crossing dal 7 gennaio per i quattro giorni della settimana, attivando da subito anche il pranzo.

Con il 15 ha iniziato la sua presenza educativa in collaborazione con Paolo, Valentina, Alice, Carlo Panizza. L’équipe è rafforzata e può sviluppare un’attenzione intelligente.

Non siamo riusciti invece ad attivare il mercoledì mattina dedicato ai giovani che frequentano il Cpia per la lingua italiana. Stiamo lavorando perché possa succedere questa ripresa.

Uno sguardo che accompagna gli adolescenti, sia quelli che frequentano crossing, sia quelli con i quali siamo in contatto, ci sta ponendo il problema su una realtà che abbiamo chiamato grigia. Quanti adolescenti si stanno arrendendo alle difficoltà e rischiano di interrompere il lavoro scolastico, la permanenza in famiglia? È una grossa preoccupazione. I segnali sono confermati anche dalla messa in atto del servizio di ascolto psicologico aperto ai ragazzi e alle ragazze dai 15 ai 24 anni e alle loro famiglie tra il Comune di Lecco e l’Azienda Socio-Sanitaria.

Ci siamo impegnati ad aprire un focus sugli adolescenti a partire da quelli con i quali viviamo, sia alla casa sul pozzo che nei servizi gestiti dalla cooperativa Sineresi.

Nel pomeriggio del 31 gennaio abbiamo vissuto un incontro interessante con una quindicina di giovani assieme all’Imam Usama attorno alla questione di come vivere questo tempo e come sostenere in modo sempre più dichiarato il dialogo tra cristiani e musulmani. Renata Menaballi raccoglierà una traccia di pensieri e la metteremo a disposizione di tutti. Abbiamo messo come riferimento il Vangelo, il Corano, la Costituzione italiana e quella del proprio Paese di nascita. Su queste carte costituzionali misuriamo le nostre vite e il progetto di umanità. È un seme che accompagneremo durante questo nuovo anno.

Sul tema degli adolescenti e giovani che frequentano la casa ho consegnato una scheda dalla quale raccolgo alcuni nuclei.

Adolescenti e Giovani alla casa sul pozzo nel 2021

La Casa sul Pozzo come luogo della narrazione della vita. Storie che si costruiscono lentamente con l’accoglienza, l’ascolto, il non giudizio, la non omologazione. La casa e i suoi abitanti dentro questo servizio vitale.

La Casa come terra di frontiera con tante zone d’ombra: come curare le ferite?

I legami relazionali. L’ignoto che si svela e rivela attraverso i giorni vissuti insieme. Tutti ci troviamo dentro e in mezzo. La forte dinamica della “carovana” (ognuno si prende cura dell’altro).

Accompagnare la transizione della vita. Per questo la particolare attenzione all’adolescenza, terra di sconvolgimento e di orientamento.

Quali sono i temi che oggi attraversano la vita degli adolescenti e dei giovani?

Qual è il polso del rapporto con la famiglia?

L’adolescenza come punto nodale che mette in discussione la famiglia adulta; questa, interrogata, come cambia sé stessa?

La crisi degli adolescenti e dei giovani dentro la Pandemia: dare continuità allo stile di vita che esprime presenza, dialogo, simpatia, collaborazione. Sottolineare il protagonismo degli adolescenti. Mettere in moto strategie personali e collettive e sostenere la continuità.

L’itinerario di questo anno: È tempo di Ri-partire da fratelli. Prendersi cura dell’altro. Organizzare una grammatica della cura con la dinamica del laboratorio: imparare facendo.

La Moschea è il nostro vicino, ma non è solo l’istituzione, il complesso fisico e occasionale della gente che la frequenta. Ci dobbiamo toccare in un rapporto di amicizia, di resilienza, di sostegno nei momenti faticosi, di condivisione gioiosa per la fede.

Dobbiamo vivere un quotidiano e alcuni momenti simbolici che mettano in evidenza il rapporto di amicizia e possibilmente fermentare in questo clima il quartiere e la città. 

Far crescere un gruppo capace di sensibilizzazione e di farsi carico di alcuni eventi. In questa logica andremo invitando singole persone interessate; sarà interessante contattare anche i giovani che hanno fatto crossing e hanno partecipato ad altre iniziative per aiutarci a scoprire la vocazione storica di ognuno e delle generazioni per la vita della città territorio. 

Nota sull’economia della Casa nel 2021

Il tempo che stiamo vivendo e quello che ci viene incontro ci chiede uno sguardo intelligente e “severo” per poter sostenere la vita della casa sul Pozzo.

Entrando nei prossimi mesi sentiremo il vuoto delle mancate entrate per le azioni che non abbiamo potuto realizzare (offerta degli spazi, organizzazione degli eventi, promozione della Bottega del Telaio, attività esterne).

Tutti sappiamo che le misure a disciplina dei rapporti tra banche e contribuenti sono sempre più puntuali e stringenti.

Ora riprendiamo il pagamento delle intere rate dei due mutui in essere (a seguito della sospensione, per l’emergenza Covid, del pagamento della quota capitale di tre rate – per il complessivo importo di € 24.000 circa – del mutuo con Banca Progetto).

Il pagamento a regime di entrambe i mutui ci impegna per complessivi € 13.600 circa ogni trimestre.

I costi della vita non diminuiscono.

Abbiamo investito nelle persone per un aiuto notevole alla realtà educativa (dal 15 gennaio si è aggiunto il contratto di dodici ore settimanali con Carlo Panizza).

Per la manutenzione della Casa con la venuta del Covid (attività di sanificazione ecc.) a partire dal 12 ottobre 2020 è stato attivato un contratto di lavoro per 10 ore settimanali con Renata Baroni, mantenendo in essere quello di Anna Magni.

Per Valentina Nocita il contratto di lavoro attualmente è in essere per 19 ore settimanali, con la previsione di un maggior numero di ore per il solo mese di luglio (per l’accompagnamento dei ragazzi in relazione alle attività promosse da living-land) e un contratto a chiamata per Paolo Brioschi come coordinatore, che si attua per circa 16 ore mensili.

Dalle comunicazioni dei Bilanci tutti sappiamo il peso dell’economia che stiamo guardando quotidianamente.

Non abbiamo un criterio, come quello delle aziende e delle cooperative, di un budget definito da utilizzare. Camminiamo come una famiglia numerosa che segue il processo di crescita dei suoi membri e vede se è in grado di coprire economicamente il giorno dopo giorno.

È vitale seguire la vita per promuoverne lo sviluppo.

Per realizzare una vita possibile tutti siamo sottoposti a un vincolo di risparmio e di attenzione ai consumi (dal cibo, alle energie, all’arredo).

Organizziamo bene le energie e le collaborazioni. Tutti ci sottomettiamo alle fatiche di questo tempo storico, con serenità e forza.  Ci sono delle persone in condizioni più faticose delle nostre e tutti viviamo tentando nel possibile di alleviare le fatiche degli altri.

Nel mese di febbraio vivremo il primo incontro narrativo sul tema del calendario clarettiano del 2021. Abbiamo scelto il primo lunedì del mese dalle 21 alle 22.15.

Sperimenteremo alla Casa un tempo di laboratori per gli adolescenti (due di questi in dialogo con l’imam Usama e me).

Nei giorni 23, 24, 25 avremo ospiti a Lecco e 21, 22 a Segrate due confratelli della Provincia san Paolo: il Prefetto di Apostolato e un suo Collaboratore per dialogare con le comunità.

Il 28 febbraio celebreremo l’Eucaristia in memoria di Maurilio Viganò a un anno dal suo repentino passare il fiume.

Una buona Vita a tutti.

Angelo