Giugno 2022
Buongiorno a tutte/i,
scrivo dopo la cena della Fraternità Universale che si è svolta ieri sera, 1° luglio, su un pezzo di strada nel quartiere di Chiuso. Introducendo la serata avevo detto alle 350 persone sedute ai tavoli:
La strada ci ospita.
La strada ci unisce; diventa casa per alcune ore; è stata curata perché tutti ci si trovi bene.
La strada permette che le nostre differenze si incontrino e che diventino stimolo per resistere alle difficoltà e permettano scioltezza di gesti per il futuro. Impareremo nomi di nuovi commensali.
Ho letto poi un testo, che riporto, scritto mille anni fa da un illuminato catalano, Raimondo Lullo
(1232-1315); noi siamo su questa scia.
All’uscita da una certa città s’incontrarono tre Savi: l’uno era ebreo, l’altro cristiano e l’altro saraceno. Appena si scorsero, essi si salutarono, s’abbracciarono l’un l’altro gioiosamente, decidendo di comune accordo di tenersi per un poco compagnia. Ciascuno s’informò delle condizioni, della salute e dei desideri altrui; quindi, convennero di camminare insieme, per riposare i loro spiriti affaticati dagli studi … Quand’ebbero terminato di conversare, presero congedo l’uno dall’altro assai amabilmente: ciascuno domandò agli altri di volerlo perdonare nel caso egli avesse detto alcunché di irriguardoso nei confronti della loro legge; e ciascuno perdonò. Sul punto ormai di separarsi, uno di loro disse: «Signori, quale profitto trarremo dall’avventura che ci è capitato di vivere? Non potremo forse discutere un po’, ogni giorno, rispettando sempre le norme che ci ha illustrato madonna Intelligenza? E non potremo forse impegnarci a renderci ogni onore e servizio, al fine di giungere ancor prima ad un accordo? Sono infatti proprio la guerra, la sofferenza, la malevolenza e il continuo infliggersi l’un l’altro onte e danni che impediscono agli uomini d’unirsi in una stessa fede». (Raimondo Lullo, Il libro del Gentile e dei tre Savi)
I quattro enti promotori attraverso i loro rappresentanti ufficiali, Doretta Panzeri per la Casa sul Pozzo, Usama El Santawy per il Centro Assalam, Renato Cazzaniga per il Cpia, don Ottavio Villa per la Comunità Pastorale Beato Serafino, hanno firmato un testo che rende visibile a tutti l’impegno che si sta traducendo nel tempo di fermentazione reciproca per una qualità della vita.
Sono grato alle donne, agli uomini e ai giovani che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento; soprattutto per lo stile con cui è stato realizzato: professionalità, competenze, leggerezza, sinergia, disponibilità all’ascolto reciproco e a trovare le soluzioni migliori.
I frutti di questo lavoro stanno già “fermentando”, come fa il succo dell’uva nelle botti dopo la vendemmia, per riprendere un pensiero di papa Francesco del 2018 dopo il Sinodo dei giovani.
Noi stiamo facendo contemporaneamente due azioni, raccogliere e continuare a seminare con fiduciosa costanza. Ciò che conta è comprendere che, una volta riconosciuto nella Parola il medico, la nostra casa nel quartiere diventi il luogo della terapia, del prendersi cura dei fragili in stato di ricerca di bene e di salute.
Nel mese di giugno abbiamo accompagnato fratelli e sorelle nella consegna delle loro vite e nella nostra assunzione responsabile della loro memoria.
Indico alcuni nomi per il ricordo di tutti:
Attilio Rho a Olate; Giorgio Quaglia a Segrate; la mamma di Isa e Orsola Castelnuovo a Suello;
Mariella Poli a Oggiono, un pane mangiato da tutti; la mamma di Franca e Antonietta Corti che ci aveva sempre avvolti dal sorriso.
La Casa, nel mese, è stata abitata da vari gruppi per i loro momenti di formazione.
Cito il 2, Festa della Repubblica, un intervento alla Colombina di Casatenovo per varie associazioni,
Un intenso interrogarsi attorno all’esperienza di Crossing coordinato da Emanuela Pizzardi in collaborazione con Renata Menaballi per una rigenerazione di tutto il progetto in ordine al futuro.
Con il Notaio Michele Oggioni abbiamo vissuto un’assemblea per accogliere e definire il passaggio richiesto dalle nuove normative legali sul terzo settore; ha seguito in modo particolare questo lavoro Doretta Panzeri.
Il padre Elia Panizza viene dimesso dall’ospedale di Gravedona dopo oltre un mese di ricovero per intensificazione terapeutiche.
Si è celebrata la Festa di chiusura di Crossing.
Desidero ringraziare le donne e gli uomini che hanno accompagnato durante questi mesi il lavoro di formazione, di offerta del cibo, della pulizia e sanificazione dei luoghi della casa abitati dagli adolescenti.
Particolarmente bella la serata nella quale sono state presentate e promosse le nuove magliette di Crossing 2022 con i disegni tratti dal laboratorio fatto con Desideria Guicciardini con degli adolescenti sul tema del limite e dei confini.
Abbiamo vissuto l’incontro spiritualità e politica, con alcuni buchi di partecipanti per mali vari. La ripresa a settembre.
Il 25 giugno abbiamo celebrato a Segrate la Festa del Cuore di Maria, figura titolare dei missionari clarettiani. Alle 19 intitolazione con una targa intitolata ai Fratelli Martino (due missionari clarettiani) del parchetto giochi di fronte alla chiesa. E’ stato proiettato un video costruito con Carlo Limonta dal titolo: il lievito madre dei fratelli Martino.
Per due giorni un gruppetto di giovani della casa in compagnia di Renata Menaballi, Massimo Pelladoni ed Emanuela Pizzardi sono stati ospiti a Mantova degli amici Betta e Massimo Campedelli per una conoscenza della città.
Le Acli di Bergamo mi hanno chiesto un breve commento vocale quotidiano di tre minuti alla Parola dal 27 giugno al 24 luglio. link del canale “All’alba la Parola” si possono vedere tutti i podcast caricati https://t.me/allalbalaparola.
Prima delle vacanze.
La Casa sul Pozzo, da tradizione non chiude mai, non va in ferie.
Tutto questo mese di luglio sarà investito nell’accompagnare piccoli gruppi per approfondimento scolastico o per contatti formativi.
Il sabato mattino alle ore 9 ricerca sulla Parola della domenica.
In luglio L’associazione concluderà il percorso di verifica di Crossing e metterà a punto il nuovo progetto per questo tempo storico.
Io sto lavorando alla bozza del Calendario 2023 che troverà nella parola INSIEME il punto di raccordo.
Non mi rimane che salutarvi affettuosamente e affidarci reciprocamente nella fiducia quotidiana.
Angelo