Nel mese di novembre si è svolta la 12 edizione del CambioArmadio. Questa la relazione dell’incontro avuto dopo l’evento con le donne dell’organizzazione:
Presenti : Padre Angelo, Renata, Renata Menaballi(crossing), Lisa, Barbara, Adele, Chiara, Silvia e Marta.
Padre Angelo introduce l’incontro ricordando la traccia inviata per sollecitare una riflessione e sottolinea l’importanza che l’esperienza del CambioArmadio ha acquistato nel tempo sia come evento di servizio in sé ma anche all’interno dei progetti della Casa sul Pozzo. Per questo ripensare insieme e approfondire il senso di questo lavoro lo incardina ancora di più nel tempo e nel luogo che stiamo condividendo. Ciò permette di traghettare questa esperienza di incontro, scambio e comunicazione ad un livello di consapevolezza maggiore utile a tutti noi .
Con diversi interventi le volontarie sottolineano che questa edizione in particolare è stata molto positiva per il senso di appartenenza al gruppo che rimane sempre aperto ma molto amicale e ciò ha fatto vivere molti momenti sereni e di facile intesa operativa. Il senso di benessere provato che racchiude il bello e il buono dell’esperienza è stato condiviso, in uno scambio reciproco con i ragazzi del Crossing. Il loro lavoro per noi e con noi è stato preciso, serio e curioso e pertanto molto utile. Soprattutto sono intercorse narrazioni, seppur fugaci, che hanno dato ulteriore senso educativo alla loro presenza e hanno fatto apprezzare da parte nostra gli sforzi che tutta la comunità educante della Casa sta facendo per sostenere la loro crescita. Renata, educatrice dei ragazzi, sottolinea che i momenti vissuti insieme hanno nutrito positivamente i giovani coinvolti.
Per quanto riguarda l’incontro con le persone protagoniste dello scambio, pur avendo sentito le limitazioni legate al periodo, tutte abbiamo sottolineato che c’è stata una piacevole apertura alla comunicazione e al “ dirsi” che senz’altro, nella maggioranza dei casi, ha lasciato ricordi positivi e una crescente fiducia. Tutte abbiamo raccontato di incontri preziosi e forse in questo c’è già tanto di quel senso di vita condivisa ricordato da Padre Angelo.
Marta e Barbara fanno notare come l’esperienza del CambioArmadio sia poco conosciuta o meglio poco compresa nel suo reale valore da parte degli abitanti del quartiere di Chiuso; Padre Angelo però rievoca che c’è già stato un percorso pur restando ancora da lavorare su queste tracce. Anche la Casa in sé con le sue porte aperte sta verificando una minor lontananza.
Tornando agli aspetti più organizzativi e ai numeri, l’edizione è stata positiva nella formula delle prenotazioni, nel rispetto delle regole, nella buona soddisfazione per le cose portate e ricevute. La scelta di raccomandare cura per ciò che si porta va nel senso di un rispetto reciproco e nella valorizzazione degli oggetti che possono essere un bene per altri.
Sono venute al Cambio Armadio centottantaquattro persone, sono stati distribuiti buoni mamme in attesa quindici buoni omaggio e sono stati preparati pacchi specifici per età e sesso su indicazione dell’assistente sociale (Katia Zucchi).
Il lavoro finale, che ormai ci vede rodate e efficienti nel riordino e nella pulizia, ha trovato anche in questa edizione la destinazione del “rimasto” alle varie associazioni. Cercheremo di essere più precise nella preparazione dei pacchi per Abuia ma in generale c’è un buon finale. Tenderemo sempre l’orecchio se ci saranno altri enti o associazioni da aggiungere all’elenco attuale. A questo proposito, nel desiderio di aiutare chi durante l’anno si rivolge a noi singolarmente per avere materiale, si è deciso di preparare una lista dettagliata di associazioni e gruppi che sul territorio rispondono in modo continuativo a questi bisogni magari specifici (ricerca di latte, pannolini etc.).
Riferendosi a questo discorso di ruolo di interfaccia e volendoci aggiornare anche sui progetti della Casa, Padre Angelo ci indica il lavoro di rete sul tema del lavoro e dell’abitare che necessita dell’impegno di più interlocutori.
Alla fine dell’incontro Padre Angelo ci ricorda le iniziative legate al mercatino ( inserito quest’anno in un progetto più ampio di sostentamento economico) , del calendario e del volume sul fondatore dei Clarettiani e di quello scritto da Antonio Spreafico.
Adele