L’Associazione “Comunità di via Gaggio” in questi mesi di lockdown ha proseguito l’attività del progetto Crossing (rivolto ad adolescenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado) impegnando due educatrici professionali e alcuni volontari. Utilizzando lo strumento delle videochiamate di gruppo o individuali, dalla fine di febbraio è stata mantenuta la relazione con circa 50 adolescenti, affrontando con loro temi legati alla quotidianità, al futuro, all’affettività e agli altri aspetti del vivere.
Questa attività ha consentito di accompagnare i ragazzi in un tempo difficile e ha fornito agli operatori elementi importanti per leggere i loro vissuti, individuando fatiche e bisogni. L’Associazione si è sentita interpellata da questa situazione ed è nata la proposta per l’estate “Crossing Inspiration”, rivolta a adolescenti e giovani del territorio.
“Inspiration” perché:
- inspirare è un atto corporeo e il percorso proposto vuole proprio partire dalla fisicità, che il periodo di lockdown ha compresso e esposto come un fattore di criticità
- l’inspirare fa riferimento ad una dinamica interno/esterno e dentro/fuori che ha caratterizzato i mesi scorsi e che dobbiamo reimparare a vivere
- “inspiration” in lingua inglese è anche ispirazione, cioè l’accendere una scintilla a cui attingere il fuoco per illuminare i propri passi di vita
- il respiro è vita: dalla comprensione dell’emergenza che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, può partire uno sguardo intelligente e positivo sul futuro
- la cronaca di questi giorni ci consegna l’uccisione di George Floyd e il suo “I can’t breath”: l’orizzonte del mondo deve essere mantenuto vivo contro ogni restrizione e chiusura. Tenere lo sguardo aperto e la memoria attiva possono essere due strumenti per coltivare e custodire la propria responsabilità civile e costruire la cittadinanza di ciascuno
Il progetto è finalizzato ad accompagnare i ragazzi a riappropriarsi della propria corporeità e fisicità, riscoprendola e rigiocandola nella relazione con sé stessi e con gli altri, ridando spazio e valore alla socialità. Nel pieno rispetto delle indicazioni nazionali e regionali, sono stati ideati quattro percorsi, ognuno dei quali prevede sette incontri distribuiti in quattro settimane. Le attività proposte vanno dall’escursione in montagna allo yoga, dal teatro al laboratorio di arte, dalla musica alla fotografia. Com’è evidente, si è scelto di dare l’opportunità di sperimentare il proprio territorio, riscoprendolo come ambiente di vita, e di esprimersi utilizzando canali non usuali per raccontarsi.
Questi i quattro percorsi:
A. Vivere il suono: scoprirsi attraverso la musica
Quattro incontri-laboratorio alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio
B. Arte e ambiente
Quattro incontri-laboratorio alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio
C. Esprimersi attraverso il corpo
Sette incontri-laboratorio di teatro e yoga alla Casa sul Pozzo
D. Fotografia e ambiente
Quattro incontri-laboratorio di fotografia alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio
Di fronte ai profondi segni lasciati nella vita di tutti da questo tempo, l’Associazione si è lasciata interpellare dall’immagine della “Chiesa come ospedale da campo” proposta da Papa Francesco per accompagnare i ragazzi a cercare di rielaborare il tempo trascorso, prendere parola riguardo i loro vissuti e percorrere scelte capaci di dare significato alla loro vita. Unita a questa determinazione, l’Associazione custodisce la gratitudine verso coloro che hanno reso possibile realizzare questo progetto.
Per la realizzazione del progetto, l’Associazione mette a disposizione la propria struttura in corso Bergamo 69 a Lecco (Casa sul Pozzo), i propri volontari e la propria capacità di creare rete e reperire risorse umane ed economiche.
I quattro percorsi proposti si svolgeranno la mattina dal lunedì al venerdì, a partire dal 24 giugno e fino al 24 luglio.
Per informazioni:
Renata Menaballi 339 6558 373
Paolo Brioschi 333 4144 534