Lettera familiare della Casa sul Pozzo 41

Carissime/i,

il mese di marzo si chiude nel silenzio del sabato santo che ci prepara alla notte della Resurrezione, l’unico evento di salvezza per ogni uomo.

Abbiamo vissuto il triduo pasquale con molta intensità e serenità; intensità anche nel numero delle persone e nella serenità di celebrazione vera.

Per tre giorni mi sono immerso anche nella celebrazione della riconciliazione nella parrocchia di Malgrate. E’ stato un tuffo in un’umanità attraversata da tante fatiche e capacità di resistenza al male per raccontare un tempo nuovo.

Se posso raccogliere in un aggettivo questo tempo mi sembra di poterlo  esprimere come “tempo pensoso”, sostenuto da erbe amare e da pane azzimo.

Penso a quello che è successo ieri alla Striscia di Gaza, alle 16 morti; ai morti in fabbrica e nella violenza della natura che smotta. Giovedì sera abbiamo mangiato, noi seduti e non in piedi come nella tradizione dell’Esodo, l’agnello arrostito e le erbe amare, “come la schiavitù dell’Egitto, insieme al pane azzimo, il pane della fretta, perché non c’è tempo di aspettare che lieviti e diventi soffice e morbido”. Siamo stati in tanti la sera del giovedì, amici e giovani di Crossing e profughi e abitanti la casa, stretti nel salone con sullo sfondo la Risurrezione dipinta da Mino Cerezo nel 1977 a Medellin, documento di fede per un tempo di violenza. Una composizione di rami di pesco in via di apertura è stato il segnale di una primavera alle porte ma ancora sotterranea.

Marzo è stato un  tempo di incontri e di riflessione.

Una prima rilettura del “dopo 4 marzo” per comprendere  quanto successo in campo politico, cogliendo la frattura dalla vita della gente,  ancorati spesso a “ragionamenti” di parte.

Con Massimo Campedelli che ci sta accompagnando con grande intelligenza in questo immergerci nel tempo, abbiamo scelto di proseguire con alcuni temi vitali: in quale Europa siamo e quali domande ci sta ponendo, i fascismi riletti oggi e non solo come evento storico datato, il lavoro per il futuro dei giovani e un dialogo con alcuni che fanno della loro vita un esercizio politico. Questo avverrà nei prossimi mesi.

Un piccolo gruppo di volontari sta attraversando con il contributo della psicologa Monica Felisetti l’universo adolescenziale, leggendo anche le storie che incontriamo ogni giorno alla Casa.

Un evento con molte presenze e stimolante per l’informazione e la riflessione è avvenuto con Antonio Romano, medico, fondatore di Sos méditerrannée Italia, organizzazione umanitaria indipendente che opera nel Mediterraneo per il salvataggio dei migranti in pericolo di vita. Alla serata abbiamo partecipato collaborando con Qui Lecco Libera. Il titolo dell’incontro è stato DA QUESTA PARTE DEL MARE.

L’associazione, che fa parte del network europeo costituito da Sos méditerrannée Germania, Francia e Svizzera, opera nelle acque tra la Libia e l’Italia, attraverso la nave Aquarius, un’imbarcazione di 77 metri che può arrivare ad ospitare fino a 750 persone, 550 in condizioni ordinarie. La nave, noleggiata da Sos méditerrannée europa e gestita in partnership con Medici senza Frontiere, è una delle poche presenti nel Mediterraneo centrale che opera anche d’inverno.

Dall’inizio delle operazioni ha soccorso 18.923 profughi e ne ha tratti a bordo oltre 8.000 tra quelli salvati da altre imbarcazioni.

Tutte le operazioni che Sos méditerrannée svolge sono condotte sotto il controllo del MRCC

Il 14 mercoledì  ho partecipato con una relazione a partire dal libretto Fare strada insieme allassemblea parrocchiale  Chiuso/Maggianico sul tema della diocesi di Milano chiesa dalle genti.

Il 15 giovedì al Collegio Volta  alla presentazione del libro su papa Francesco di Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis con un intervento iniziale di mons Mario Delpini. Ha coordinato la serata, molto stimolante, Marco Deriu.

Il 18 domenica ritiro alla Casa per le  coppie giovani delle Parrocchie di viale Turati e san Giovanni.

Due morti ci hanno attraversato nel mese: quella di Giuseppe Magni (papà dell’Anna che lavora alla casa), che abbiamo seguito con molto affetto e quello di don Amintore Pagani conosciuto ai tempi del suo essere parroco a Oggiono.

Quarto anniversario dell’uccisione delle tre sorelline (la più grande oggi avrebbe 18 anni). La mamma, sempre accompagnata dal personale del luogo dove risiede, è venuta un mattino per rendere omaggio alle figlie e ha piantato vicino al ciliegio un alberello di mimosa. Il papà era andato in Albania per visitare le tombe delle tre figlie. Ora a giorni dovrebbe nascere un maschietto dalla donna che ha sposato.

Il 17 sabato festa alla Casa per il Battesimo di Noemi Spreafico, figlia di Lisa e Michele. Il suo nonno è Antonio Spreafico, l’architetto,  nostro fratello di vita, ci ha lasciato un anno fa colpito da Sla.

Il 07 mercoledì a Parma organizza uno schema di lavoro per il prossimo tempo.

Il 12 lunedì, Assemblea di Via gaggio. Lavoriamo in modo particolare per cogliere la vocazione storica di questi mesi, mettere in moto le energie e le risorse per essere sempre obbedienti al momento.  . 

Nel pomeriggio del 12 ospitiamo un incontro del consiglio dei sindaci del territorio con un saluto “ragionato” sulla presenza degli oltre 1.200 profughi sul territorio.

Piccole cene e colloquio con ragazzi di Crossing alcuni di loro hanno già terminato la presenza.

Il 26 lunedì terzo appuntamento, sulla traccia del Calendario. Partendo da cosa è stato per noi il e fino ad approfondire sul personaggio presentato; in questo mese i Monaci di Tibhirine.

Le storie degli adolescenti che si barricano in casa. Era una notizia che commentavano anni fa per il Giappone. Oggi ci stiamo misurando sul territorio.

Dal Giappone ci è arrivato  un saluto graditissimo da Josep Abella per la Pasqua.

Caro Angelo,  Grazie per il tuo ricordo e la tua preghiera. Qui il giorno già declina. Ci siamo trovati tutti, come tutti i terzi lunedì, nel raduno mensile della Delegazione.

Le lettere della Casa sul pozzo mi fanno sentire sempre in comunione. Ti ringrazio per queste comunicazioni.

Io sto bene, grazie a Dio. Adesso preparando la celebrazione della Pasqua. 15 adulti riceveranno il Battesimo. Per loro l’incontro con Gesù e il Vangelo ha significato la scoperta di nuovi orizzonti nelle loro vite.

Sono impegnato nella pastorale sociale della Diocesi. Il nostro lavoro è soprattutto con i rifugiati e immigrati. Tantissime storie che ci colpiscono e anche tanta solidarietà di molti che ci sostiene! Il Governo giapponese è molto chiuso e ciò provoca sofferenza in molte persone. Cercare di costruire una società dove non ci sia più l’esclusione è un sogno e anche una esigenza dell’essere cristiano. Così lo viviamo. Saluti a tutti gli amici. 

Josep M. Abella

In aprile due appuntamenti fuori sede: Barcellona per il gruppo di animazione dei quattro organismi clarettiani; e al Cairo di Egitto con Doretta per conoscere e visitare la famiglia di Rami che fa un breve ritorno a casa.  Dal 9 aprile al 12 vivremo il 4×4 dei missionari clarettiani a Lecco. Affidiamo tutto  alla vostra preghiera al Signore Risorto..

Vi saluto e abbraccio con affetto.

Angelo